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BASSANO DEL GRAPPA – il Fiume Brenta e il Ponte degli Alpini

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 Cosa visitare a Bassano del Grappa, una piccola guida per non perdere nessun punto di interesse/attrazione

 “Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano, noi ci darem la mano ed un bacin d’amor”

Canto popolare Alpino, 1916

Bassano del Grappa innamora al primo sguardo: in una cornice paesaggistica tra le rive del fiume Brenta ed il Monte Grappa, Bassano regala ai suoi visitatori un’esperienza a 360°: dalle tradizioni culinarie all’artigianato, dalla storia in particolare legata alla Grande Guerra allo sport.

 Cosa visitare a Bassano del Grappa

Impossibile annoiarsi una volta arrivati nel centro storico di Bassano del Grappa, una delle più ferventi e frequentate cittadine del Veneto: qui sprizza vita in ogni angolo.

Tra le vie del centro, raccomandiamo di non perdere la visita di queste attrazioni:

  • Ponte Vecchio o Ponte degli Alpini: Monumento Nazionale dal giugno 2019 e vero simbolo di Bassano del Grappa, nato su progetto di Andrea Palladio, racconta una storia di ferite, caduta, coraggio e rinascita. Passeggiando su questo ponte si ripercorre la storia della città.
  • Museo degli Alpini: Nato con la ricostruzione del Ponte Vecchio nel 1948 ed inaugurato nel 1950, si trova nella parte nord del Ponte. Si tratta di un piccolo ma significativo museo che conserva i reperti delle guerre e della Resistenza, frutto di scavi sul massiccio del Grappa, l’altopiano di Asiago e di donazioni. Toccante testimonianza della vita di trincea, racconta il sacrificio di tante giovani vittime;
  • Museo Hemingway: situato all’interno della villa Ca’ Erizzo, residenza nel 1918 di una delle sezioni delle ambulanze della Croce Rossa Americana tra cui spiccò il giovane Ernest Hemingway, il museo si snoda in 5 grandi sale espositive dove vengono narrate le fasi del conflitto e la partecipazione degli Stati Uniti alla Prima Guerra Mondiale.
  • Museo della Grappa Poli: vicinissimo al Ponte Vecchio, in questo museo si racconta la storia della distillazione e della Grappa, oltre che l’antica tradizione delle distillerie Poli. L’ingresso è gratuito e la visita termina con uno shop dove è possibile acquistare ogni tipo di grappa.
  • Viale dei Martiri: la tragica fine di 31 giovani soldati partigiani impiccati il 26 Settembre 1944 in questo viale dall’esercito tedesco a seguito di un rastrellamento avvenuto nel Monte Grappa. Ogni albero porta il nome di questi giovani e la forma dell’albero ricorda quella degli elmetti;
  • Alta Via del Tabacco: dal Ponte Vecchio parte una bellissima camminata naturalistica, lungo l’antica via del tabacco e che percorre la Val Brenta. La passeggiata, se percorsa interamente, è ad anello ed è lunga 12 km.
  • Grapperia Nardini: non si può rinunciare al famoso Mezzo e Mezzo, Il liquore aperitivo a base di rabarbaro, se ci si trova a Bassano, qui Nardini, una delle più antiche distillerie in Italia, è la vera istituzione della città.
  • Prato Santa Caterina e Giardini Parolini: anche a Bassano si può spendere qualche ora a passeggiare nel verde nei due parchi cittadini principali. Qui la calma è la parola d’ordine.
  • Palazzo Sturm, dal cui belvedere si può godere di un’impareggiabile panorama sul fiume Brenta e sul Ponte degli Alpini. Il palazzo ospita il Museo della Ceramica Giuseppe Roi, che raccoglie collezioni di ceramiche antiche, il Museo della Stampa Remondini, dedicato alla tipografia e calcografia della celebre famiglia di imprenditori grafici. Ai Remondini, dinastia bassanese, si deve quella che può essere considerata la prima major mondiale dell’immagine. Un colosso industriale che fece la sua fortuna, tra il Seicento e l’Ottocento, puntando sull’originalità, sulla qualità e sull’export. Le loro incisioni imposero modelli iconografici che contribuirono a dare immagine visiva pressoché universale a racconti, luoghi e persino a culti.
  • Museo Civico di Bassano del Grappa: Ospitato nell’ex convento dei frati francescani, il Museo  è uno dei musei più antichi del Veneto e le sue prime collezioni artistiche risalgono al 1840, momento in cui affiancava, nei locali del convento, il Ginnasio, il Liceo Convitto e la Biblioteca. Al Museo Civico si trova la più grande raccolta di opere di Jacopo Bassano e della sua fiorente bottega. Tre generazioni di pittori che hanno segnato la storia dell’arte italiana e che hanno reso Bassano un centro di produzione artistica d’eccellenza a cavallo del Cinquecento. A pochi metri da questi dipinti si trova l’ala dedicata ad Antonio Canova dove, tra i gessi e i busti, sono protagonisti i monocromi, disegni su tela con poche linee e semplici campiture, esito massimo della sua espressività artistica; www.museibassano.it

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